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Romans 14

:
Italian - IRB20
1 Quanto a colui che è debole nella fede, accoglietelo, ma non per discutere opinioni.
2 Uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l’altro, che è debole, mangia soltanto verdure.
3 Colui che mangia di tutto, non sprezzi colui che non mangia di tutto e colui che non mangia di tutto, non giudichi colui che mangia di tutto, perché Dio lo ha accolto.
4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade è cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sarà tenuto in piedi, perché il Signore è potente da farlo stare in piedi.
5 Uno stima un giorno più di un altro, l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente.
6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, perché rende grazie a Dio; chi non mangia di tutto fa così per il Signore e rende grazie a Dio.
7 Poiché nessuno di noi vive per stesso e nessuno muore per stesso,
8 perché, se viviamo, viviamo per il Signore e, se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.
9 Poiché a questo fine Cristo è morto ed è tornato in vita: per essere il Signore sia dei morti sia dei viventi.
10 Ma tu, perché giudichi tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi tuo fratello? Poiché tutti compariremo davanti al tribunale di Dio,
11 infatti sta scritto: Come io vivo ”, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me, e ogni lingua darà gloria a Dio ”.
12 Così dunque ciascuno di noi renderà conto di stesso a Dio.
13 Quindi non giudichiamoci più gli uni gli altri, ma decidetevi piuttosto a non porre pietra d’inciampo sulla via del fratello, essergli occasione di caduta.
14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesù che nessuna cosa è impura in stessa, però, se uno stima che una cosa è impura, per lui è impura.
15 Ora, se a causa di un cibo il tuo fratello è rattristato, tu non procedi più secondo amore. Non perdere, con il tuo cibo, colui per il quale Cristo è morto!
16 Il privilegio che avete non sia dunque oggetto di biasimo,
17 perché il regno di Dio non consiste in vivanda in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.
18 Poiché chi serve Cristo in questo, è gradito a Dio e approvato dagli uomini.
19 Cerchiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione.
20 Non disfare, per un cibo, l’opera di Dio. Certo, tutte le cose sono pure ma è male quando uno mangia dando scandalo.
21 È bene non mangiare carne, bere vino, fare cosa alcuna che possa essere d’intoppo al fratello.
22 Tu, la fede che hai, tienila per te stesso davanti a Dio. Beato chi non condanna stesso in quello che approva.
23 Ma chi dubita, se mangia è condannato, perché non mangia con fede e tutto quello che non viene da fede è peccato.